giovedì 20 aprile 2006

Un anno


Sono molto più serena!
A distanza di giorni finalmente riesco a sentire il tepore della pace.
Senza rendermene conto è arrivata davvero la primavera e stamane quando sono uscita con Marianna sulle spalle ho sentito il calore del sole.
Udine è davvero bellissima quando c'è il sole e la mattina alle cinque già si possono sentire gli uccellini che cantano.
E' bello camminare con mia figlia sulle spalle, non uso spesso il passeggino perchè non ho l'ascensore e quindi non sempre mi va di sollevare passeggino e Marianna contemporaneamente.
Ma preferisco così! Lei è così curiosa che la vedo nei riflessi dei vetri dei portoni come dall'alto studia tutto ciò che la circonda.
La mia vita è cambiata da quando esiste lei e sono emozionata perchè tra pochi giorni compirà un anno.
Non ho più una vita mia, faccio fatica a trovare anche il tempo per farmi la doccia ma sono felice!
Mi stanco come non ho mai, ho il fisico a pezzi ma ringrazio Dio di avermene fatto dono.
Ormai ha un carettere tutto suo: è prepotente, vivace, curiosa, impaziente, riflessiva e un po' isterica ma è piena di gioia di essere al mondo.
Quando la porto a giocare nel giardino vicino casa studia tutti i bambini, è entusiasta di essere in mezzo a loro, è molto socievole a differenza degli altri che le prestano poca attenzione.
Imita tutto quel che faccio o dico e ride come una pazza se mi metto a ballare davanti a lei con la musica alta. Adora stare davanti al computer ed è affezionatissima ad un bambolotto che chiama "bambo" e che trascina dovunque.
E' una bambina stravagante ma quello di cui davvero sono contenta è che si vede che è felice.
Ha sempre il sorriso sulle labbra e se si arrabbia o piange le passa subito, alcuni mi sgridano perchè la vizio, forse è un po' vero ma volevo che crescesse libera, per quanto possibile vorrei potesse fare tutte le sue piccole esperienze senza troppi limiti.
Non ha neanche un anno e non la vedo fare cose così discutibili, a volte si impone un po' troppo ma a seconda dei momenti valuto se sgridarla o meno, ma mai davanti ad altre persone, è triste e umiliante.
Marianna è un tesoro, intelligente e serena, è un piccolo terremoto.
Non ho più una vita mia, i miei momenti li ritaglio quando posso, ma sono felice di essere madre a 360 gradi, non mi risparmio nulla, lei ha tutte le mie energie, spero cresca non troppo "educata" ne troppo riservata.
Una piccola "selvaggia" pronta a conquistare il mondo! Sicura quanto basta per star bene con se stessa e con gli altri, generosa di emozioni e idee, aperta alla speranza e desiderosa di fare esperienze!
Lo so che non bisogna proiettare i propri desideri sul destino dei figli, ma spero per lei tante cose che non ho potuto vivere, in primis lei non dovrà mai preoccuparsi di me o di suo padre ma spero dia a noi tante "dolci preoccupazioni", non sarà mai un contorno nella vita dei sui genitori ma il centro indiscusso.
Marianna esiste da quasi un anno: CHE BELLO!

martedì 11 aprile 2006

Nuovi inizi


"Loro credono che tutto ciò che si trova sulla Terra abbia un motivo per esistere" aveva detto Aki una volta."Ogni cosa nell'universo ha uno scopo, non esistono mutazioni improvvise o imprevisti. A noi sembrano imprevisti solo perchè non li comprendiamo. In pratica, all'uomo manca l'intelligenza per concepirli".
("Gridare amore dal centro del mondo", Kyoichi Katayama, Salani Editore).


E' vero?
E' così?
Non ne sono ancora sicura, ma istintivamente credo che in queste parole ci sia del vero.
Siamo realtà in movimento, mutamento, potenza, evoluzione, cambiamento.
Ogni volta che "urtiamo" contro qualcosa la nosta vita prende una direzione diversa e non si può tornare indietro.
Alla fine della saga del "Signore degli anelli" Frodo non è più in grado di riappropriarsi della realtà antecedente agli eventi, deve ripartire da un punto "altro" rispetto a ciò che aveva lasciato. Quando l'ho visto la prima volta mi aveva intristito quel finale, ora riguardandolo capisco che era l'unico finale logico per rendere la storia verosimile.
Tutto ciò che avviene ha un senso, noi probabilmente siamo in grado di valutare solo le conseguenze degli eventi ma non abbiamo le capacità di comprenderli.
Perchè?
Forse il motivo è sulla nostra pelle.
Abbiamo scarse capacità di essere oggettivi, perchè tutto ciò che accade non scivola sulla nostra persona come acqua fresca, ma si imprime fortemente nella nostra carne.
Sembra strano esporlo con queste parole ma sono le uniche che trovo appropriate. Come si può cogliere il valore di qualcosa che ci ha marchiati.
Non abbiamo abbastanza intelligenza? Secondo me oltre questo ci manca la freddezza.
Esseri umani troppo appassionati, troppo coinvolti per capire "il senso", dando per scontato che ci sia.
Ancora limiti!
Forse rassegnarsi alla non comprensione è il primo passo per muoverci in avanti partendo da un "altro" inizio.
Come Frodo, non possiamo raccogliere i pezzi di quel che resta dopo un "imprevisto" e far finta che nulla sia accaduto. Come Frodo che ha patito sulla pelle il dolore diamo inizio ad altre vite!