giovedì 6 luglio 2006

Questa mattina sulla panchina, senza parlare

Come ogni mattina io e Marianna siamo andate a giocare nel giardino vicino casa.
Essendo occupate tutte le panchine ed avendo bisogno di sedermi per dare il biscotto alla piccola mi sono accontentata di un posto vuoto accanto ad un signore sui cinquantacinque che eri li col suo bel nipotino.
Leggeva il giornale ma poi ha interrotto la lettura per dirmi quanto fosse dispiaciuto che il suo nipotino non fosse abituato a vedere altri bambini visto che dove abitano non ce ne sono. Poi mi ha detto che del bimbo se ne occupano lui e la moglie visto che i genitori sono impegnati al lavoro tutto il giorno.
Io ascoltavo in silenzio fino a quando mi ha domandato se avessi una occupazione. Ho risposto di no. E' partito un lungo elogio sulla donna che non lavora!!!
Sinceramente mi sono meravigliata perchè solitamente i commenti al mio "no" sono molto diversi e fastidiosi, quasi che in questa nostra epoca fosse una vergogna decidere di stare a casa per crescere i propri figli.
Era un po' rammaricato questo signore tanto da dire:"se volevano che lo crescessimo noi non capiscono perchè lo abbiano messo al mondo". Ovviamente è indiscusso l'affetto per il nipote ma mi è sembrato di capire che lui e sua moglie sono stanchi e che considerano i genitori del bambino egoisti.
Devo dire che l'episodio può apparire stupido ma per me è stato bello sentirmi compresa anche senza parlare, senza usare argomenti a mia "discolpa". Lui ha detto:"posso immaginare quale sacrificio economico sta facendo e quante rinunce ma vedrà che sarà ripagata dalla serenità e dall'affetto di sua figlia". E' stato confortante ascoltare queste parole anche se da uno sconosciuto.
In apparenza sembra che non avere un lavoro sia la scelta più comoda, ma io mi permetto di dire che è esattamente il contrario. Si rinuncia a molti più soldi e a tante ambizioni e tralasciando il caso di chi è seriamente costretto a far crescere i figli da altri per motivi economici o di salute, io sono daccordo con quel signore: è da egoisti, specie per chi non si pone limiti di orari e di guadagni.
E per di più è da egoisti affidarli ai nonni che i loro figli li hanno cresciuti e magari meritano riposo e tempo per se stessi.
Di sicuro per un nonno è un piacere vedere i nipoti crescere, ma è faticoso crescerli in prima persona.
Non è bello dare giudizi ma sinceramente al giorno d'oggi mi sembra molto più criticata e giudicata la mia scelta che quella di chi lavora senza limiti trascurando i propri figli.
Sono scelte assolutamente personali ma mi permetto di sottolineare che quando si diventa madri si prendono decisioni che inevitabilmente si ripercuotono sulle piccole creature a cui non è data la possibilità di scegliere.
Ci possiamo raccontare tante bugie ma nel cuore c'è sempre la verità!!!
Non mi difenderò più quando qualcuno mi domanderà perchè non lavoro, non c'è niente da difendere, è la mia scelta, quella che mi fa stare in pace con me stessa e che mi fa dormire serenamente ogni notte.