lunedì 30 giugno 2008

Luce e la Luna

Per la mia adorata bambina ho scritto una favola,
a lei è piaciuta...per fortuna!


Tanto, tanto tempo fa,
all'inizio della Storia del mondo la notte non esisteva, ininterrottamente ogni cosa era illuminata dai caldi raggi del Sole, nessuno dormiva e la Natura era rigogliosa.
Col passare degli anni però il Sole si sentiva ogni giorno più stanco e più solo.
La Natura temeva per la sua salute, lo vedeva sempre più pallido e sempre più triste e decise di mettergli accanto qualcuno in grado di rinvigorirlo.
Un bel giorno da un Fiore giallo nacque una fanciulla dalle guance paffute, con i capelli pieni di riccioli, un sorriso dolce e due occhi grandi e neri come olive.
Il Fiore giallo la chiamò Luce e le affidò un gravoso compito : doveva fare compagnia al Sole in modo tale da tenerlo sempre sveglio perchè qualora si fosse annoiato troppo si sarebbe spento e tutto il creato sarebbe sprofondato in un baratro oscuro.
Luce era piena di vita e in poco tempo riportò il Sole al suo splendore originario.
Passavano insieme tutte le giornate raccontandosi storie, osservando il mondo e affezionandosi l'uno all'altra. Il Sole amava la sua compagnia, sentiva di non poter più vivere senza di lei.
Il Tempo passava e Luce cominciava a sentire la fatica.
Ogni tanto i suoi occhi desideravano chiudersi e non capiva il perchè.
Ne parlò al Fiore giallo temendo di essersi ammalata ma il Fiore pur mostrandosi pensieroso non le disse nulla.
Il Fiore si consultò con la Natura. Erano preoccupati, era la prima volta che si occupavano di una fanciulla e non sapevano cosa fare. Osservavano da lontano la malinconica Luce, la nutrivano con i cibi più nutrienti, ma la ragazza appariva sempre più strana, i suoi occhi erano pesanti.
Un giorno Luce non ce la fece più, si nascose in una piccola grotta e chiuse gli occhi.
Il Sole era disperato, non riusciva a vedere la sua amata Luce, interrogava tutti gli esseri viventi sperando di avere sue notizie ma nessuno l'aveva vista.
Contro il volere della Natura il Sole si fece piccolo piccolo come la fiamma di una candela e si precipitò sulla terra.
Quella piccola fiammella era l'ultimo barlume di luce che illuminava il Creato e vagava in cerca della sua ragione di vita.
Tutti cercavano la fanciulla dai capelli riccioli e finalmente una formica disse di averla vista accasciata in una grotta.
Il Sole stava quasi per spegnersi ma con le sue ultime forze si diresse verso Luce.
Non appena la vide si emozionò e dai suoi invisibili occhi scese una lacrima.
Erano tutti lì intorno che guardavano l'accaduto con commozione.
Ad un certo punto quella lacrima diventò sempre più grande, tanto grande da doversi allontanare fino ad arrivare in cielo.
Il Buio non stava inghiottendo la Natura come tutti temevano, ma nel buio nasceva una nuova creatura grande e bianca.
Si chiamava Luna ed era nata dall'amore del Sole per la sua piccola Luce.
Disse di avere il compito di portare riposo a tutto il mondo e con il Sole strinse un accordo: da quel giorno in poi il Sole avrebbe illuminato il mondo per gran parte della giornata ma ad un certo momento si sarebbe fatto piccolo lasciando il posto alla Luna.
Così ogni sera il Sole riposava accanto alla amata Luce vegliando sul suo dolce Sonno.

lunedì 2 giugno 2008

Mamma nunzia


Scusate se è poco...ma questa meraviglia sarei proprio io!

lunedì 12 maggio 2008

Una favola per me

Marianna, è il titolo della mia favola.
Qualche anno fa, in una città del sud, una stella mi ha scelta.
In un secondo ci siamo guardate e sono nata madre.
Nel suo sguardo, ho scroso un framento di me sconosciuto.
In un abbraccio, ho colto un fiore vellutato.
Lei è piccola ma già vola e ha gli occhi di sole.
Come un'onda del mare mi travolge e mi trascina in un prato di nuvole.
Piccoli piedi sorridenti, mani lunghe sempre in movimento.
Da quando è spuntata profuma di pulito, tinge di bianco, disegna linee sconosciute.
Parla sempre di mondi che non esistono, di animali, di fate e di magie.
Io posso annusarli mentre li stringe tra le mani.
Occhi come olive nere, occhi di bolle di sapone e di farfalle.
Legge nei suoi libri di principesse e di principi, di mamme e di bambini, eppure vede solo figure.
Lei è “mamma raccontami una storia”.
Lei è “mamma parla con me”.
Lei è “mamma noi siamo sempre insieme”.
Ha inventato un sentiero nella mia vita.
Lo esploro nei giorni che passano, nei vestiti che non le vanno e nelle tante parole che impara.
Una trottola mi gira intorno, mi confonde, mi emoziona.
Un motivo, un tema, un ritornello.
Un lieto fine ad ogni “Buonanotte”.